Secondo il calendario siamo ancora in inverno, eppure stamattina il sole brilla così tanto da far credere che le pagine di febbraio e marzo, per un colpo di vento, siano già volate via.


Passeggio lungo la spiaggia; pietre candide e arrotondate si assestano sotto il mio peso, cozzando assieme come uova indistruttibili.
Poco più avanti vedo un uomo chino sulle ginocchia; è intento a soppesare piccole rocce, conchiglie e sassi, tondi o sfaccettati, al fine di impilarli in modo curioso. Ha un viso abbronzato, occhi sereni e capelli brizzolati che si muovono secondo i capricci della brezza marina.
Attorno a lui, strani obelischi e castelli incantati, alti una sessantina di centimetri, brillano come rovine di un’antica cittadella in miniatura.
Le sue mani racchiudono un misterioso potere: dopo aver toccato un sasso per appoggiarlo su un altro, fanno sì che esso rimanga cementato in quella posizione, senza più muoversi.
«Ma come fa a fissarli così bene?»gli chiedo.
«L’unica colla è la gravitá»risponde lui con un sorriso.
Si chiama Andrea Mei, è di Loreto, e dal tono della voce capisco che la nostra conversazione può proseguire dandoci del tu.
«Scrivo poesie con le pietre» mi spiega Andrea, mentre continua a toccare un sasso con l’attenzione del medico che ausculta il paziente alla ricerca di un battito fuori posto.
L’arte dello Stone Balance è definita “effimera”, perché le strutture create hanno una durata limitata nel tempo; eppure ogni minimo contatto diventa saldo e resistente una volta trovato il punto segreto. Nonostante certe posizioni oblique o accostamenti di superfici arrotondate potrebbero far pensare ad un crollo improvviso, la perfezione degli appoggi rimanda continuamente il possibile disastro ad un istante successivo.


Andrea Mei “Campione del Mondo di Stone Balance”
«L’equilibrio è una forma di meditazione, una disciplina mentale. Quando cerchi l’equilibrio non pensi più a niente. Ti si libera la mente e il tempo si ferma. Ti estranei…»
In effetti il viso di Andrea, abbinato al suo tono moderato e amichevole, sembrano esprimere tutta la calma e la pazienza di un moderno mistico in tuta e piumino, abituato ad ascoltare la voce sottile della natura, a passare molto tempo nella costante ricerca della pace interiore. É dal 2012 che pratica questa forma d’arte, ormai divenuta la sua principale attività. Ora si esibisce in mostre, appuntamenti internazionali di BAWI (Balance Art Word International), crea libri e calendari, oltre a insegnare tale disciplina ad adulti e bambini.
«Soprattutto per i più piccoli, lo Stone Balance è utile perché insegna la concentrazione, la perseveranza e la manualità, abilità non altrettanto stimolate dai videogiochi.»
Rimango colpito dalle parole e dalle opere di Andrea Mei, un artista felice di donare stupore e bellezza ai passanti che si fermano a scattare una foto, a chiedere informazioni.
Sento che mi ha fatto bene parlare con lui; gli stringo la mano e proseguo il cammino, arricchito di qualcosa di prezioso che ha reso speciale questa giornata.
A proposito dell’Autore…
Daniele Trucchia
Info: daniele.tru@alice.it
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